Un nuovo viaggio in Asia, attraversando Singapore, Indonesia e Malesia

Devo decidere dove trascorrere le settimane di ferie stabilite a giugno – luglio. Devo ammettere che a seguito del viaggio in Giappone e dopo aver letto i libri di Tiziano Terzani che mi affascinano completamente e che raccontano le storie dell’Asia, non posso scegliere una meta diversa: si va in Asia; ma in due settimane dove posso andare? Questa volta non sono sola ma porto con me il fidanzato che è abituato alla vacanza comoda, quella con il trolley e il letto cambiato tutti i giorni, con i Mcdonalds e negozi Apple ad ogni angolo. Vado un po’ per esclusione e decido per queste due mete: Indonesia e Malesia facendo però tappa obbligata a Singapore. Non facciamo una vera e propria scelta perché alla fine includiamo entrambi i paesi nel nostro itinerario: Singapore, Bali (Indonesia), Malacca e Kuala Lumpur (Malesia). Sono sincera.. la cosa più sensata sarebbe stata quella di visitare un paese o l’altro ma per disguidi vari è andata così. Non chiedetemi altro per favore.

Prenotiamo con qualche mese di anticipo il volo Emirates che arriverà a Singapore il 29 Giugno e ripartirà da Kuala Lumpur l’11 luglio (circa €550 a testa a/r). Non abbiamo bisogno di alcun visto, se come al solito, non rimaniamo nel paese per più di 90 giorni: siamo perciò liberi di circolare tra questi tre curiosi paesi. Decidiamo di non cambiare i soldi anche perché dovremmo metterci in tasca tre diverse monete: il dollaro di Singapore, la rupia indonesiana e il ringgit malesiano. Il fuso orario con Singapore è di 7 ore e il clima.. beh, Singapore non conosce stagioni essendo praticamente all’equatore, ha una sola costante tutto l’anno: l’umidità. L’Indonesia in questo periodo dell’anno è perfetta, mentre la Malesia è a rischio monsoni ed è quindi più consigliato recarsi sulla costa che si affaccia sul mar cinese.

Per quanto riguarda assicurazione e vaccinazioni varie, decidiamo di acquistare una polizza con coverwise e non sottoporci ad alcun tipo di vaccinazione: non andiamo nella foresta pluviale. A parte Bali, staremo solamente in centri cittadini medio-grandi. L’unica cosa che decidiamo di fare è una cura di fermenti lattici da una settimana prima della partenza.

Dopo gli USA, l’Australia, il Giappone, è la prima volta che visito paesi non occidentali (a parte Singapore). Malesia e Indonesia sono paesi piuttosto poveri, che stanno subendo ora una lenta trasformazione e modernizzazione. Da un punto di vista religioso ed etnico incontriamo una varietà incredibile: Singapore così come la Malesia sono paesi estremamente multiculturali, dove convivono etnie (cinesi, malesi, indiani ed europei giunti durante il periodo coloniale) e religioni diverse (buddisti, induisti, musulmani, cattolici); la loro convivenza non è sempre stata semplice. Bali invece è di fede induista anche se l’Indonesia tutta è di religione musulmana.

Nonostante questo non fosse l’itinerario da me inizialmente pensato, devo ammettere che il vedere e mettere a confronto questi paesi, con le loro culture e religioni, è stato estremamente costruttivo e arricchente da un punto di vista culturale e ora vi racconterò perché..

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